Credito d’imposta per gli investimenti al sud

La Legge di stabilità 2016 ha previsto ed introdotto il credito d’imposta per investimenti nel mezzogiorno per l’acquisto, anche mediante contratti di leasing, di macchinari, impianti e attrezzature varie, potranno richiedere l’accesso alle compensazioni di imposta, per il periodo 2016-2019.

L’intervento, nello specifico, ha una dotazione finanziaria di 617 milioni all’anno, a decorrere dal primo gennaio del 2016 e per tre anni, fino al 31 dicembre del 2019.

BENEFICIARI

Il credito d’imposta per gli investimenti nel mezzogiorno sarà fruibile da parte dei soggetti titolari di reddito d’impresa. Il credito d’imposta potrà essere utilizzato con riferimento agli investimenti destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. Nel dettaglio, il credito d’imposta spetta per investimenti relativi:

  • alla creazione di un nuovo stabilimento,
  • all’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente,
  • alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente
  • a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente, ovvero, per le grandi imprese localizzate in determinate aree, quelli a favore di una nuova attività economica.

SPESE AMMISSIBILI

Il credito d’imposta spetta per gli investimenti relativi alle seguenti categorie di beni:

macchinari, impianti, diversi da quelli infissi al suolo, e attrezzature varie, classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale, destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nelle aree territoriali interessate;

 

Gli investimenti sono agevolabili se il bene presenta il requisito della novità.

INTENSITA’ E AREE BENEFICIARIE NELLA REGIONE ABRUZZO

Le imprese che possono beneficiare del credito d’imposta devono avere la sede interessata al progetto d’investimento, in uno dei seguenti Comuni: Val Vibrata (Ancarano; Colonnella; Controguerra; Corropoli; Nereto; Sant’Egidio alla Vibrata; Sant’Omero; Torano Nuovo); Atessa; Cupello; Gissi; Monteodorisio; Mozzagrogna; Paglieta; San Salvo; Caporciano; Collepietro; Fossa; L’Aquila; Navelli; Poggio Picenze; Prata d’Ansidonia; San Demetrio ne’ Vestini; Scoppito; Sulmona; Alanno; Bolognano; Bussi sul Tirino; Manoppello; Pescosansonesco; Pietranico; Salle; Scafa; Turrivalignani; Chieti.

Le intensità previste sono: 10% le grandi imprese; 20% le medie e 30% le piccole

 

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