Accesso ai Fondi Comunitari anche per i liberi professionisti

liberi professionisti sono tanti e costituiscono una risorsa finora sottovalutata: con circa 3,7 milioni di imprese, 11 milioni di lavoratori e un fatturato di quasi 600 miliardi di euro l’anno, sono un valore aggiunto per l’Unione. Eppure hanno conosciuto sempre ostacoli all’accesso al credito e all’accesso del mercato, per uno status giuridico che non li voleva equiparati a imprese.

“Da oggi” il problema è risolto. Il “Piano d’azione europeo per le libere professioni” messo a punto dalla direzione generale Industria della Commissione europea colma un problema di interpretazione giuridica permettendo ai liberi professionisti di poter avere accesso ai fondi di finanziamento comunitari (Horizon 2020 e Cosme).

“Con questo piano viene corretto un orientamento interpretativo delle regole comunitarie che non permetteva ai liberi professionisti di avere accesso ai bandi europei”, ha detto il vicepresidente della Commissione europea responsabile per l’Industria, Antonio Tajani.

Si fa dunque chiarezza e si precisa cosa cambierà per i liberi professionisti. Intanto “trattandosi di un piano d’azione operativo, parte da subito, già da oggi (il 9 aprile, ndr)”, ha chiarito Tajani.

Il piano d’azione stabilisce che per quanto riguarda l’accesso al credito i liberi professionisti potranno essere destinatari di qualunque tipo di fondo europeo: potranno quindi ricevere finanziamenti tanto dai fondi strutturali (gestiti a livello nazionale o regionale) quanto quelli gestiti direttamente da Bruxelles. Inoltre verranno lanciate iniziative mirate per insegnare ai professionisti come beneficiare di fondi europei visto che le conoscenze sono poco diffuse, e per il futuro i liberi professionisti verranno invitati a partecipare al Forum per l’accesso delle PMI alle fonti di finanziamento.

Per quanto riguarda invece l’accesso ai mercati e l’internazionalizzazione, gli strumenti oggi a disposizione di tutte le imprese verranno “riletti con le lenti dei liberi professionisti” e verranno quindi messi a loro disposizione strumenti specifici. In particolare la Rete Enterprise Europe Network verrà posta anche al servizio dei liberi professionisti per dare le informazioni necessarie. Inoltre anche i centri per le Piccole e medie imprese nei Paesi terzi dovranno porsi a disposizione dei liberi professionisti.

Previste poi misure per la semplificazione. “Un tavolo di lavoro specifico – ha anticipato Tajani – sarà aperto per fare in modo che siano diffuse a livello europeo le migliori pratiche relative alla semplificazione con il contributo attivo delle associazioni di liberi professionisti”. Ancora, per i liberi professionisti – al fine di favorire le loro formazione e competenze – verrà organizzata una piattaforma in grado di mettere in contatto università e liberi professionisti, coinvolgendo anche le associazioni di imprese, e saranno organizzate iniziative mirate per la diffusione delle competenze riguardo alla gestione di impresa da parte dei liberi professionisti, anche creando sinergie con iniziative già esistenti.

 

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